Endodonzia

L’endodonzia è la disciplina odontoiatrica che si occupa di trattare il tessuto molle (polpa) contenuto all’interno del dente chiamato molto comunemente “nervo”.

L’endodonzia può essere necessaria in vari casi:

  • carie profonda ( che arriva al nervo)

  • dente fratturato o molto scheggiato

  • ascesso o gonfiore

  • forte sensibilità al caldo o al freddo

  • dolore alla masticazione

  • scolorimento del dente

Il trattamento (totalmente indolore grazie all’utilizzo di anestesia) consiste nel rimuovere la polpa infiammata (o nervo), disinfettare i canali (dove era collocato il nervo) e poi sigillarli ermeticamente con una sostanza biocompatibile (guttaperca).

Passaggi fondamentali per ottenere una endodonzia di alto livello qualitativo sono:

  • radiografia del dente in questione (meglio se effettuata con sistemi computerizzati)

  • isolamento del campo operatorio con diga di gomma (foglio in lattice dal quale attraverso appositi buchi si fanno uscire i denti su cui si deve lavorare in modo da ottenere un campo asciutto, evitare contaminazioni ed ottenere una qualità massima nel lavoro da eseguire)

  • eliminazione della carie e ricerca dei canali del nervo (negli studi di miglior livello ci si avvale di stumenti computerizzati per determinare la precisa lunghezza dei canali

  • disinfezione e sigillatura dei canali (con tecnologie a caldo)

CHIRURGIA ENDODONTICA

La chirurgia endodontica è un intervento chirurgico che consiste nell’otturare la radice di un dente non dalla corona (come fa il trattamento canalare), ma dall’apice della radice. Quindi non da sopra, ma da sotto. La chirugia endodontica consiste nell’asportazione dell’apice radicolare (apicectomia) e nell’otturazione della radice (otturazione retrograda).

La chirurgia endodontica è necessaria in due casi:

  • quando il dente nonostante sia già stato trattato endodonticamente (devitalizzato) continui a far male. Ciò potrebbe essere causato da una anomalia radicolare che ha impedito al dentista di poter pulire le radici da tutto il tessuto pulpare infiammato o necrotico.

  • oppure quando non è possibile fare il trattamento endodontico, in quanto la corona non è accessibile, perché ad esempio coperta da un lavoro protesico.

Il successo della chirurgia endodontica è intorno all’80%. Nel 20% dei casi la patologia non si risolve e si è costretti a procedere all’estrazione del dente.

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